Giancarlo ha 67 anni e dopo una vita al servizio degli altri ha deciso di mettere la sua esperienza al servizio della città

Mi chiamo Giancarlo Brunato. Ho accettato con determinazione e senso di responsabilità la candidatura a sindaco di Limbiate, che mi è stata proposta dalla coalizione di centrosinistra, formata dal Partito Democratico e dalle liste civiche: Limbiate Solidale e Su La Testa per Limbiate. Ho 67 anni e sono in pensione dopo una vita di lavoro. Sono sposato con Sonia dal 1979, ho due figli e altrettanti splendidi nipotini, che mi rendono un nonno felice e orgoglioso. La mia carriera lavorativa inizia come educatore e assistente sociale in diversi comuni ed enti privati, occupandomi in particolare di comunità per minori e ragazze madri e di affido familiare. In seguito, per trent’anni mi sono dedicato anima e corpo alla cooperazione sociale, interessandomi soprattutto al tema dell’inserimento lavorativo per persone svantaggiate o in difficoltà. A Limbiate sono stato tra i fondatori della cooperativa “I Sommozzatori Della Terra” all’interno dell’area ex Antonini di Mombello. Forte di questa lunga esperienza sul campo, ho contribuito a creare e ho presieduto un consorzio di cooperative sociali nella provincia di Milano, diventando anche membro della presidenza nazionale di Legacoopsociali. Sono stato eletto per due volte consigliere comunale e durante il mio ultimo mandato sono stato capogruppo della lista Limbiate Solidale tra il 2011 ed il 2016.A Limbiate mi conoscono per il mio impegno sociale e nel volontariato: nel Comitato genitori; nel Comitato di quartiere dei Giovi; presidente del Consiglio d’istituto della scuola Leonardo da Vinci per cinque anni; volontario per quindici anni con l’Associazione Genitori per organizzare e gestire le “famose” vacanze per i bambini e ragazzi di Limbiate; e molte altre attività, come la recente raccolta di indumenti per il campo profughi di Lipa in Bosnia. Ho sempre affrontato queste esperienze con grande impegno, discrezione nei confronti degli altri, coerenza verso i principi di solidarietà e condivisione; e infine, con umiltà nell’ascoltare e cercare di capire il prossimo. Tutto ciò unito a una profondissima convinzione: che occorre lavorare per il bene di tutti e non solo per il proprio interesse. E anche oggi come ieri, accingendomi a questa nuova avventura, sono mosso da un grande desiderio: far crescere nella mia comunità una propensione “all’aiutarsi” come primo strumento di relazione tra le persone.